Blue zone in inglese o Zona Blu, è un termine creato ed utilizzato dai ricercatori che, dopo anni di studi, hanno identificato la provincia di Nuoro come l’area geografica con la maggiore concentrazione di centenari al mondo.
Come è nato il concetto di Blue Zone
L’aneddoto che narra la nascita del concetto di zona blu è legato alle ricerche del Dott. Gianni Pes e del Dott. Michel Poulain.
- Dottore Gianni Pes
- Dottore Michel Poulain
Per procedere nel loro lavoro di mappatura del territorio, i due dottori, usavano tracciare cerchi concentrici blu sulla cartina, ad indicare le aree in cui la speranza di vita e la longevità erano molto più alte rispetto alla media mondiale.
La Blue Zone di Sardegna
In Sardegna o meglio nella provincia di Nuoro, tra i paesi montani d’Ogliastra e della Barbagia, sono stati individuati diversi luoghi all’interno della Blue Zone dove, soprattutto gli uomini, raggiungono in media i 100 anni d’età.
Il comune di Villagrande Strisaili e la sua frazione Villanova Strisaili è indicato come il fulcro di questa area, aggiudicandosi il primato mondiale della longevità maschile.
La lista della blue zone sarda comprende anche i comuni di Arzana, Talana, Baunei, Urzulei, Ulassai (luogo in cui vive Zia Aurelia) e Perdasdefogu.
Nella provincia di Nuoro, più precisamente nella Barbagia di Ollolai, i paesi in zona blu sono Ollolai, Tiana, Ovodda, Gavoi, Mamoiada, Orgoslo e Oliena; infine Seulo nella provincia del Sud Sardegna.
La domanda delle domande

Anziani di Baunei
In principio, quando dovevo ancora entrare nel cuore del cuore della Sardegna, durante gli incontri con i centenari e gli ultra novantenni che ho conosciuto, ho sempre chiesto loro quale fosse la ricetta della longevità.
Loro sorridevano sempre. Sapevo bene che quella era la milionesima volta che si sentivano fare la domanda delle domande.
Ho smesso di chiedere quando, da sola, frequentandoli, ho capito perché.
La vita dei “ragazzi e ragazze” di Sardegna del XX secolo.
I ragazzi e le ragazze del XX secolo, i centenari di oggi, hanno vissuto un’epoca storica terribile, difficile.
Non andavano a scuola per guardare il bestiame, si camminava per i campi a piedi nudi e si mangiava solo quello che la terra poteva dare.
Si barattavano cose per altre cose. La carne era un lusso faticosamente conquistato. Nel cortile di casa c’era la mola ed un asinello che, girando intorno al torchio, macinava la farina per produrre in autonomia pane e pasta.
Le donne erano le guardiane della casa. Gli uomini si assentavano i primi di maggio, per raggiungere i pascoli di montagna, rientrando in paese in autunno. Si produceva molto formaggio, utile per il sostentamento della famiglia, spesso numerosa.
I sardi sono un popolo dell’entro terra. Per questo la produzione agricola è sempre stata predominante.
Il mare e la marina erano percepiti come luoghi da cui stare lontano.
In primo luogo perché, dal mare, nei secoli, erano arrivati conquistatori che avevano sistematicamente depredato l’isola.
In secondo luogo perché i territori in prossimità dei litorali erano acquitrinosi, crogiolo di malattie pericolose come la malaria.
L’esistenza dei “ragazzi e ragazze” dello scorso secolo ha messo a dura prova un’intera generazione.
In Sardegna, nel XX secolo è avvenuta quella che Charles Darwin avrebbe chiamato una radicale selezione naturale. Le oggettive difficoltà di sopravvivenza hanno reso forti, hanno temprato gli uomini e le donne che oggi popolano una delle 5 blue zone del mondo.
La ricetta della longevità in breve

Zia Iolanda e Zio Vincenzo
Potrei riassumere la ricetta della longevità dicendo che, in primis, la famiglia è il fulcro di tutto.
Gli anziani, si sentono parte integrante della società, sono continuamente stimolati da figli e nipoti.
Un monito per una società in cui si ritiene i “vecchi” non una risorsa, ma un peso.
La vita dei centenari e degli ultra novantenni che ho conosciuto è scandita da piccoli, semplici gesti e dalla lentezza.
Inoltre:
- Mangiano sano, molta frutta, verdura, legumi e formaggio. Consumano cibo in maniera moderata
- Bevono acqua di fonte.
- Praticano attività fisica moderata ma costantemente, fino a che le forze lo permettono. Curano orti, frutteti, salgono sugli ulivi per la raccolta delle olive
- Scarso o nullo tabagismo
- Aria pulita