Cala Goloritzé: le parole potrebbero non bastare per descriverla.

Anche la più bella foto non renderebbe mai giustizia al luogo. Cala Goloritzé è, indubbiamente, una delle punte di diamante, non solo del Selvaggio Blu, ma della Sardegna intera.

La meravigliosa spiaggia, incastonata in una piccola insenatura, appare alla vista come un quadro creato direttamente dalle mani di Dio.

Le gradazioni di blu del mare trasparente, i sassolini bianchi dell’arenile, le rocce millenarie circostanti e la vegetazione aspra che l’avvolge sono gli elementi che rendono unico questo dipinto perfetto.

Inserita nel panorama, inconfondibile emblema di Goloritzé, insieme all’arco naturale sottostante, è la guglia piramidale di Monte Caroddi.

Alta 143 metri, svetta fiera come il guardiano silenzioso della spiaggia; dichiarata monumento nazionale, protetto dal 1995, climbers provenienti da tutto il mondo ne scalano le pareti.

A cala Goloritzé la natura è l’indiscussa protagonista. Non è raro trovare caprette colorate che si inerpicano indisturbate sui costoni, veri e propri dirupi sul mare, oppure scorgere falchi regina mentre solcano il cielo azzurro.

 

 

 Guglia Cala Goloritzé

Una giornata a Cala Goloritzé

 

La “conquista” di Cala Goloritzé inizia da“Su Porteddu”, il punto di ristoro all’ingresso del sentiero che porta al mare.

La stagione migliore per godere appieno della natura circostante è indubbiamente la primavera, con le sue giornate lunghe, frizzanti ed i profumi che si risvegliano dopo un lungo inverno.  Anche l’autunno è un altro bel periodo per compiere l’escursione, per  apprezzarne tutta la sua immensa bellezza.

Il percorso è variegato. Sono vari tipi di suolo: sassolini scivolosi, pietre, rocce appuntite come coltelli, terra battuta.

Molti sono gli scorci spettacolari che si svelano lungo tutto il sentiero fino a quando, con profondo stupore, appare davanti agli occhi il meraviglioso mare della cala. Un’emozione sensoriale impossibile da descrivere a parole

Per poter godere appieno dell’escursione è consigliato scendere in spiaggia la mattina presto, circa due/ tre ore di camminata abbastanza impegnativa. Da tenere in considerazione è la forte pendenza del sentiero; personalmente consiglio di portare delle bacchette per alleggerire il lavoro delle ginocchia.

Informazioni utili

 

  • Su Porteddu al Golgo di Baunei è l’ultimo punto in cui lasciare l’auto.
  • Si accede al sentiero dietro pagamento di un ticket ambientale
  • Il percorso si snoda in mezzo alla natura selvaggia del Supramonte di Baunei. Si tratta di circa 3 chilometri e mezzo (solo andata) con un dislivello di 470 metri.
  • Il tempo necessario per compiere il tratto varia molto in base alla preparazione atletica.
  • Non sono presenti punti di ristoro, la spiaggia non è attrezzata.
  • Evitare il “fai da te”, è sempre bene essere accompagnati da qualcuno che conosce la zona.
  • Essere sempre prudenti, il soccorso in caso di infortunio, è molto difficoltoso.
  • Non vi è connessione e campo per i telefoni. 
  • È necessario camminare “leggeri” ma è indispensabile essere vestiti adeguatamente con scarpe da trekking, bastoni, cappello per il sole (NO ciabatte).
  • Portare tanta acqua, soprattutto se si vuole affrontare il percorso in estate (sconsigliato). 
  • Via mare, l’accesso non è consentito tranne nel caso in cui si ormeggi oltre 300 metri dalla riva, ovvero alle boe di limitazione d’accesso, per poi raggiungere la spiaggia a nuoto o a remi con un tender.
  • Non portare via i sassolini bianchi dalla spiaggia. Oltre ad arrecare danno all’ambiente si è passibili di ammenda e di denuncia penale. 

 

 

 

 

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