L’Ogliastra è giustamente celebre per i suoi panorami mozzafiato, i trekking tra boschi e canyon selvaggi e le spiagge dal mare cristallino. Ma cosa succede quando il cielo si riempie di nuvole e la pioggia scende copiosa? Niente paura: anche nelle giornate meno soleggiate, questa terra sa offrire esperienze intime, uniche e indimenticabili. Se ti stai chiedendo cosa fare in Ogliastra quando piove, la risposta è semplice: immergiti nella sua storia e cultura.

 


 

1. Visitare musei e siti culturali

L’Ogliastra custodisce un vero tesoro di storia e arte in una rete di musei che offrono un’immersione profonda nelle radici culturali e nelle tradizioni secolari della regione. Esplorare questi poli culturali è la chiave per comprendere l’identità profonda e la resilienza di questa sub-regione sarda.

 

Ulassai: l’arte di Maria Lai e le grotte naturali sospendono il tempo.

  • Museo La Stazione dell’Arte (Ulassai): Questo è il polo culturale per eccellenza, dedicato interamente all’opera della grande artista sarda Maria Lai. La collezione indaga la sua visione del mondo, spesso espressa attraverso la metafora, e riflette il legame profondo tra l’artista e il suo paese.
  • CAMUC – Casa Museo Cannas a Ulassai rappresenta un notevole polo di rigenerazione culturale che unisce storia locale e arte contemporanea. Nato nei primi del Novecento come centro vitale della famiglia Cannas, ospitando un emporio, un frantoio e un innovativo impianto elettrico, oggi è stato restaurato per ospitare mostre e workshop. All’interno del CAMUC è possibile ammirare opere significative di Maria Lai e materiali d’archivio inediti provenienti dalla collezione della vicina Stazione dell’Arte, consolidando Ulassai come epicentro artistico dell’Ogliastra.
  • Grotta di Su Marmuri: nascosta nel massiccio del Tacco di Ulassai è una formazione geologica maestosa e suggestiva. Questa vasta cavità, lunga circa 850 metri, si è formata nei calcari del Giurese nel corso di milioni di anni, offrendo ai visitatori un susseguirsi di sale enormi e silenziose. Oltre alla sua bellezza, è un sito fondamentale per la biospeleologia, fungendo da rifugio invernale per intere colonie di pipistrelli, che vi trovano una temperatura costante di 10-11°C 
  • Cooperativa Tessile Su Marmuri  fondata nel 1971, è l’azienda interamente femminile più longeva della Sardegna. La sua arte si basa sulla padronanza della tessitura manuale a pibionis (acini d’uva), che conferisce ai tappeti e agli accessori un caratteristico effetto in rilievo. Il salto verso il design contemporaneo si deve alla collaborazione avviata nel 1981 con l’artista Maria Lai, un sodalizio che ha elevato i manufatti, come il celebre “Tappeto delle Capre” a opere che fondono sapientemente tradizione, arte e arredo.

 

Le grotte che non ti aspetti a Gairo Taquisara

Le Grotte di Gairo Taquisara si trovano incastonate a 950 metri di altitudine nel Tacco Arba, uno dei geositi più suggestivi e maestosi dell’Ogliastra. La grotta è geologicamente “molto attiva” e offre un suggestivo percorso turistico lungo il quale le acque di infiltrazione hanno plasmato un ambiente sotterraneo ricco di spettacolari stalattiti, stalagmiti e colonne. Durante il tragitto, non è raro imbattersi nella misteriosa presenza del Geotritone.

 

Il viaggio nella memoria a Seui

Il paese di Seui ospita il vasto Polo Museale Sehuiense, un itinerario storico ed etnografico. Qui puoi visitare l’antico Carcere Spagnolo, la storica Casa Farci, la suggestiva S’omu de sa maya, la Galleria Civica e la Palazzina Liberty. È anche presente il Museo della Civiltà Contadina, Pastorale, Artigianale e della Miniera.

 

Lanusei tra fede e storia antica

Il Museo Diocesano dell’Ogliastra di Lanusei è ospitato in un bel palazzo del Novecento. Le collezioni al suo interno spaziano dall’archeologia (con reperti nuragici, punici e romani) e dalla storia naturale (minerali e fossili) fino alla storia ecclesiastica, conservando paramenti sacri, argenti preziosi e libri antichi.

 

 

 

L’anima agro-pastorale: Loceri e Tertenia

  • Museo Sa Domu de S’Olia (Loceri): Un affascinante museo etnografico allestito all’interno di un antico frantoio del 1910. Qui sono esposti attrezzi e oggetti che raccontano la vocazione agro-pastorale di Loceri, dalla vita dei campi alla produzione alimentare e all’artigianato della tessitura.
  • Museo Civico d’Arte Moderna “Albino Manca” (Tertenia): Uno spazio dedicato all’arte moderna, un contrasto affascinante con il paesaggio selvaggio dell’Ogliastra.

Infine, molti altri borghi offrono piccole Case Museo come quella nel Comune di Elini o esposizioni temporanee che si aprono in occasione di eventi e feste locali.

 

Laboratori artigianali: la creatività ogliastrina da scoprire

Quando fuori piove, l’Ogliastra rivela il suo lato più autentico nelle botteghe degli artigiani. Qui il tempo sembra scorrere più lentamente, tra mani che intrecciano e tessono, modellano ceramiche o forgiano coltelli tradizionali. Visitare un laboratorio artigianale significa entrare nel cuore pulsante della cultura locale e portare con sé non solo un ricordo unico, ma anche il racconto di una tradizione che ancora oggi vive e si rinnova.

 


 

 

2. Mangiare bene 

Quando fuori piove non c’è momento migliore per rifugiarsi in qualche locale tipico e degustare i mangiarini buoni ogliastrini:

  • Pane Pistoccu (pane tipico)
  • Casu Axedu (formaggio fresco dal sapore acidulo)
  • Casu ‘e fitta (casu axedu lasciato nel sale e posto in salamoia)
  • Ricotta fresca con miele di prossimità
  • Prosciutto di Talana
  • S’anguli e cibudda (focaccia rustica salata con cipolla, zucca o zucchine, pomodori freschi, lardo e casu ‘e fitta)
  • Culurgioni (ravioli tipici di formaggio e patate)
  • Pecora in cappotto (pecora bollita con patate)
  • Sa corda (interiora di pecora arrosto)
  • Sa trattalia (interiora di capretto e agnello allo spiedo)
  • Sa coccoi prena (dolce tipico di formaggio fresco)
  • Casu martzu (formaggio con vermi non in vendita, si può assaggiare solo se viene offerto da qualcuno)

 

3. Relax alle terme

Non lontano dall’Ogliastra, l’area centrale della Sardegna custodisce un patrimonio termale millenario, che affonda le sue radici nell’antichità e nella geologia vulcanica dell’isola.

Il polo più noto è Fordongianus (nell’Oristanese), l’antica Forum Traiani romana. Qui, le acque ipertermali, che sgorgano a una temperatura di circa 52.5°C-56°C , sono note per le loro proprietà eudermiche, antinfiammatorie e curative per reumatismi e artrosi. L’unicità di Fordongianus risiede nel suo contrasto: le moderne SPA e gli alberghi di lusso sorgono accanto alle terme romane perfettamente conservate, dove l’acqua continua a fluire come duemila anni fa.

Nel Campidano Centrale, le Terme di Sardara replicano questo modello storico, con acque che raggiungono i 60°C, e sorgono in prossimità di un antico tempio nuragico e di un pozzo sacro, a testimonianza del loro utilizzo sacro e curativo fin dall’età preistorica. Questa stratificazione di storia e benessere rende il termalismo del Centro Sardegna un’esperienza di “turismo della memoria”.  

 


Disintossicati: sei in Ogliastra

Il maltempo in Ogliastra non è un ostacolo, ma un invito a scoprire questo territorio da una prospettiva diversa. Musei, sapori, arte e tradizioni offrono mille spunti per arricchire il tuo viaggio. La prossima volta che ti chiederai “cosa fare in Ogliastra quando piove”, ricorda che ogni goccia può trasformarsi in un’occasione per rallentare, liberarti dallo stress quotidiano e lasciarti sorprendere da nuove bellezze. Sei in un luogo magnifico, dove il tempo ritrova valore: approfittane!

Consiglio: prima di recarti in un museo o in un luogo di interesse informati sempre su orari di apertura, eventuali tour e visite guidate e sul percorso in auto più breve.

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